“Volevo quello, o qualcosa del genere. La sua presenza, la sua attenzione, la sua padronanza.
Il fatto che tutto questo, ovviamente, fosse fuori dalla mia portata – come una delle perfette volée di Nestor – non smorzava il mio desiderio. Può essere sufficiente, alla fine di un pomeriggio, avere qualcosa cui aspirare.”
Come preannunciato nei giorni scorsi, con questo primo post diamo il via ad una serie di articoli che parleranno di libri dedicati al tennis, prendendo in esame quanto di interessante ci viene offerto dal panorama attuale, e anche da quello meno recente.
La mia prima scelta cade su un libro particolare, non tanto per l’argomento – il libro parla di tennis, per l’appunto – ma per il punto di vista insolito, direi unico nel suo genere: Late to the ball, di Gerald Marzorati, tradotto in italiano come Tardi sulla Palla e appena pubblicato in Italia da ADD Editore, nel febbraio 2021.
Il libro narra la vicenda di Gerry (Gerald Marzorati), del suo rapporto con se stesso, con la vita, con l’età che avanza, e di tutto questo in relazione alla sua incredibile avventura nel mondo del tennis.
Redattore capo del New York Times, dopo aver scritto di sport per tutta la sua carriera professionale, ad un certo punto della sua vita Gerald Marzorati decide di diventare bravo a giocare tennis, ma bravo davvero, con obbiettivi importanti.
Comincia così a frequentare corsi collettivi, a prendere lezioni private da un maestro, ad allenarsi sul serio e ad impegnarsi tenacemente per migliorare le sue prestazioni fisiche, la sua tecnica, il suo approccio alle partite con gli amici e, successivamente, alle competizioni di livello nazionale di singolare e di doppio alle quali decide di partecipare.
Fin qui niente di strano, sembra una storia già vissuta da migliaia di persone, ma c’è una differenza importante: quando decide di incominciare il suo percorso, con il serio obiettivo di diventare un vero giocatore di tennis, Gerry ha già compiuto cinquantaquattro anni.
La prosa leggera, colta e riflessiva di Marzorati ci accompagna nel lungo racconto dell’epopea tennistica (e non solo) del protagonista, passando da esperienze sul campo a consulenze con guru del mental coaching e impegnativi tennis camp tecnici e tecnologici, fino a quando, a sessantuno anni compiuti, Gerry approderà alla sua prima partecipazione ai Campionati Nazionali Senior di Forest Hills.
Ma come in ogni viaggio che si rispetti, non è alla fine del percorso, ma durante il cammino che va cercato il vero senso di tutta la storia.
Ricco di spunti e di riflessioni profonde, di citazioni bibliografiche tanto interessanti quanto diverse fra loro, il libro ci trasporta nell’universo mentale di un uomo che, arrivato alla soglia della terza età, decide di impiegare senza riserve tutte le sue energie mentali e fisiche alla ricerca di un miglioramento e di una crescita personale, alla ricerca di un senso per la propria condizione e, perché no, del suo migliore rovescio in top spin.
Sfuggendo ai luoghi comuni e agli stereotipi, Gerald Marzorati ci mostra come sia possibile affrontare la vita con l’ottimismo e la tenacia di chi è convinto che oggi sarà meglio di ieri, che il nostro cammino è in grado di svelarci nuovi possibili orizzonti, dietro ogni curva, dopo ogni salita, anche quando gli anni vissuti sono molti di più di quelli che ancora ci aspettano.
È un libro che offre molti spunti di riflessione e, soprattuto, dona una grande motivazione.
Adatto a lettori non più giovanissimi, ma consigliato anche a quei quarantenni (beati loro) che si sentono troppo avanti con l’età per affrontare una nuova sfida, o per mettersi nuovamente in gioco per davvero, in questa grande avventura che è la vita.
Ivan Scotti